DOMENICA DELLE PALME - Via Crucis vivente "Dal Cenacolo al Golgota"


A partire dal Medio Evo in poi, sulla scia della esigenza aggregativa, sia essa sociale, religiosa, culturale che da sempre pervade l'umanità, sorsero e ancora sorgono gruppi, congreghe, associazioni, confraternite, con lo scopo di svolgere attività di culto, di preghiera e/o di assistenza.
Diverse Congregazioni, nel tempo, sono sorte anche a Carini. Tra le più antiche si fa memoria di quelle del Rosario e di Santa Caterina, fondate nel 1549, quella della Compagnia di Gesù fondata nel 1578, dell'Immacolatella fondata nel 1600, dei 33 fondata nel 1732, della Scopa fondata nel 1750 e rifondata nel 1896, dello Spirito Santo fondata nel 1753.

Molte di queste confraternite non esistono più, qualche altra è nata ultimamente come congregazione o associazione religiosa.

Quella che ininterrottamente, a Carini, vive dalla sua fondazione, è la meritevole Confraternita dei "33". Confraternita che oltre a svolgere attività di culto, prega nei Venerdì di Quaresima, nel suo Oratorio di San Lorenzo, utilizzando una liturgia religiosa particolare, intensa e molto partecipata, e si dedica, da sempre, al servizio sacrosanto di seppellire i soci del sodalizio, in loculi di loro proprietà. Come quasi tutte le altre confraternite, il periodo del manifestarsi in pubblico dei soci, cintati in testa ed ai fianchi dal libano (corda intrecciata di fili di ampelodesmo) rimane quello della Settimana Santa, mettendosi a disposizione per portare a spalla i Simulacri del Cristo Morto e della Addolorata. Non solo; fin dal 1741 la Confraternita dei 33 periodicamente ha messo in scena una Via Crucis, come contributo visibile per fare catechesi popolare.
Per la Via Crucis carinese, nel tempo si sono utilizzate due scritture.

La prima scritta nel 1740 circa dal farmacista carinese Luigi Sarmento, opera immensa realizzata fino al 1941 in più di 100 quadri e recitata da oltre 200 figuranti in forma processionale muta.
La seconda, dal titolo "Dal Cenacolo al Golgota", scritta e diretta dal regista Ciccio Randazzo a partire dal 1986 fino ai nostri giorni.
La Via Crucis attuale nasce da una idea di Andrea Failla, confratello e poi superiore della Congregazione dei 33, il quale, volendo riprendere la rappresentazione della Via Crucis ormai sospesa da oltre 40 anni, dopo aver consultato i suoi confratelli e formato un gruppo di giovani collaboratori, chiese a Ciccio Randazzo di dargli una mano per realizzare il suo obiettivo.
Il Randazzo accettò con entusiasmo a condizione che si potesse utilizzare una nuova scrittura, più alleggerita e più vicina ai tempi nostri, secondo una sua personale convinzione.
Il Failla accettò e si misero a lavorare con fervore, tanto da preparare in due mesi la Via Crucis e puntualmente rappresentarla la Domenica delle Palme del 1986.
Le scene ed i costumi furono realizzate dalla scenografa Jana Troia e dalla sarta Maria Canepa in un contesto di assoluta gratuita disponibilità, come del resto avevano fatto tutti gli altri organizzatori e partecipanti.
"Dal Cenacolo al Golgota" si rappresenta a Carini per la Domenica delle Palme, nella forma recitata in tre quadri essenziali con la rappresentazione del Cenacolo, del Sinedrio, della Corte di Pilato, più le altre stazioni intermedie della tradizione, quali le tre cadute, l'incontro con la Madonna, l'aiuto del Cireneo, l'intervento della Veronica, il Pianto delle Pie Donne e la conclusione del Golgota.
Utilizza in modo sintetico, per convinta scelta dell'autore, dialoghi tratti dai Vangeli, restituendo, comunque, una Sacra Rappresentazione dal taglio minimalista voluto, assai coinvolgente, in quanto non si perde in fronzoli superflui e scenografie artefatte.
Essa si svolge per le vie del paese, nella loro autentica situazione reale, dove figuranti e popolo restano a contatto diretto, con l'intento riuscito di fare comunione, in memoria della Morte e Passione di nostro Signore Gesù Cristo (ogni anno migliaia di presenze formano un popolo di Dio, attento e partecipante).

- Testo tratto dal sito della Confraternita della Via Crucis dei 33.
- Foto a cura di Peppe Russo, tratte dal sito www.processionemisteritp.it.