VENERDI' DI QUARESIMA - Via Crucis della Congregazione dei "33"

La Confraternita della "Via Crucis" detta dei "33" inizia le funzioni religiose nel proprio Oratorio il terzo venerdì di novembre e chiude il Venerdì Santo. Entrando nell'Oratorio, il confratello si fa il segno di croce, si reca verso il centro della chiesa, si inchina verso l'altare e dopo fa un 'altro inchino alle sue spalle dove ha posto l'amministrazione; il superiore ringrazia il gesto suonando una campanella.
Dopo che il confratello ha recitato una preghiera, si avvia verso l'altare, si inginocchia, recita un'altra preghiera in suffragio di un confratello defunto. Dopo aver fatto queste funzioni, va ad indossare una corona di salici sul capo e una corda al collo fatta di ampelodesmo (disa). Andando verso i confratelli saluta "sia lodato Gesù Cristo" e tutti rispondono "Oggi e sempre sia lodato". Alle 19.30, al suono della campana, il Superiore invita tutti a mettersi in ginocchio per la recita del Santo Rosario.


A seguire, la meditazione della Via Crucis con le varie stazioni. Questa via crucis è molto particolare perché viene recitata con strofe a rime baciate. Alla seconda stazione dove si medita la consegna della croce a Gesù, il superiore consegna ad un confratello una piccola croce: da quel momento quel confratello simboleggia il Cristo. Alla terza stazione, come pure per la settima e la nona dove avviene la caduta di Gesù, il confratello che porta la croce rimane disteso a terra mentre tutti baciano il pavimento in segno di pietà. Arrivati alla decima stazione dove si commenta Gesù spogliato dalle vesti, il superiore toglie la croce al confratello e la riporta a posto. Si conclude la funzione con delle preghiere.



Questo è il rituale che ogni venerdì si svolge dentro l'Oratorio, ma nei venerdì di Quaresima, dopo la Via Crucis, c'è un'altra funzione molto bella e molto suggestiva, chiamata la penitenziale, che consiste nell'attraversare tutta la lunghezza dell'Oratorio in ginocchio, in fila per due, per recarsi verso l'altare ai piedi del quale è sistemato un piccolo Cristo Morto. Una volta arrivati, si baciano le piaghe del Cristo, mentre chi segue bacia i talloni del confratello che sta baciando il Cristo; un gesto molto significante , perché rende tutti i confrati umili e pentiti davanti a Cristo crocifisso. Durante questa funzione tre confratelli cantano in latino il  "POPULE MEUS", che sono le parole che Gesù pronunciò durante la crocifissione.



Il venerdì prima della Domenica delle Palme, la Confraternita chiude le funzioni dell'anno con la celebrazione della messa celebrata dall'assistente ecclesiastico.
La Domenica delle Palme, alle ore 8.00, i confratelli preceduti dalla croce si recano nella Chiesa Madre per il Santo Precetto; vestono con abito nero, la corona sul capo, il "libbano" al collo, il cordone bianco e uno scapolare francescano al petto (queste sono le insegne che distinguono la confraternita).

- Testo a cura di Vito Basile, superiore della Congregazione dei "33".